Questo non è un post strettamente gastronomico ma sono convinta che potrà dare nuove idee e soluzioni a tutti gli appassionati di cucina. Cucino ergo spesso mi capita di rompere dei piatti… Buttarli mi sembra un peccato oltre che un grandissimo spreco.
Nel tempo ho cercato d’aggiustare i piatti sbeccati o rotti cercando di mascherare le crepe, fino a scoprire l’antica arte giapponese del Kintsugi.
Il Kintsugi o Kintsukuroi è l’arte di riparare la ceramica (o romperla apposta per poi ripararla) con l’oro, per creare qualcosa di unico, ancor più bello nella sua imperfezione. L’utilizzo dell’oro rende questi oggetti ancor più preziosi e i disegni irregolari creati dalle crepe sono irripetibili. Dalla rottura può nascere bellezza.
Quest’arte è poi una vera e propria filosofia secondo cui le nostre imperfezioni e le cicatrici ci rendono unici, l’unicità è ciò che ci contraddistingue ed è parte del nostro fascino, senza cercare di imitare canoni estetici o modi di essere che non ci appartengono.
Ora sto divagando, ma tornando alla mera riparazione degli oggetti che ci piacciono, online esistono mille kintsugi kit, dei cofanetti con colla e glitter dorato per sistemare i vostri piatti, al loro interno è disponibile anche un materiale con cui colmare le parti andate letteralmente in frantumi.
Non so ancora padroneggiare il kintsugi alla perfezione ma vi assicuro che la versione col glitter non è così complicata e il risultato finale è abbastanza soddisfacente.