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Normandia e Bretagna, un viaggio nella Francia più selvaggia

Viaggiare tra Normandia e Bretagna richiede una buona dose di organizzazione e una macchina in affitto. Per il resto non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma proprio qui sta il problema: c’è troppa scelta, troppe cose interessanti da fare, da vedere e da assaggiare. Per me è stato il viaggio dell’estate quindi ho dedicato quindici giorni alla scoperta di queste meravigliose regioni, rimanendo lo stesso con il desiderio di vedere ancora più cose . Avendo quattro o cinque giorni a disposizione si possono vedere ugualmente delle cose interessanti rimanendo magari in Normandia. Vi racconterò il mio itinerario tra Normandia e Bretagna, poi starà a voi capire cosa vi può interessare visitare.

La Normandia è la parte più turistica, soprattutto se si parla della costa. Incredibilmente la campagna che parte da fuori Parigi e arriva quasi a ridosso del mare è quieta e meravigliosa, è un’alternarsi di castelli dove si può dormire al costo di un bed & breakfast, distese di campi di grano e ottimi ristorantini. Il mio consiglio è quello di non tralasciarla, considerato che è la patria dei migliori formaggi francesi, del sidro e del calvados.
La Bretagna, in particolar modo quella settentrionale, offre scogliere e spiagge deserte dominate da fari e paesaggi selvaggi, in una giornata capita di vedere più pecore che esseri umani. E’ una regione da vivere con grande lentezza, con un buon libro in tasca e la maglietta a righe d’ordinanza. Qui le specialità sono ostriche, crostacei, crepes e dolci burrosi dai nomi impronunciabili.

Affittando una macchina dall’aeroporto di Parigi partite verso nord, Rouen è la solita città francese di media dimensione, più famosa per la cattedrale che per il resto. Il vero spettacolo è Étretat con le sue falesie che si stagliano alte sulla costa, tappa obbligatoria è il giardino botanico con le sue eccentriche sculture e l’arte topiaria. Il paesino è stato distrutto dal turismo quindi viste le falesie e il giardino rimettetevi in viaggio verso Honfleur. A detta di molti Honfleur è il vero gioiello della Normandia, un villaggio incantato con tanto di porticciolo, qui troverete cozze e patatine fritte (moules et frittes) in ogni dove e pesci freschissimi. Deauville e Trouville sono una attaccata all’altra e sono dei luoghi storici di villeggiatura, se siete amanti dei vecchi alberghi e dei romanzi di Agatha Christie è il luogo per voi. Con un po’ di pazienza si arriva a Caen, per vedere il Memoriale di Caen sullo sbarco di Normandia, è una tappa imperdibile anche se non siete appassionati di storia, vi permetterà di comprendere la storia dei luoghi che visiterete in seguito, oltre a capire cosa è stata effettivamente la Seconda Guerra Mondiale.

Bayeux, famosa per il suo arazzo, è il punto di partenza ideale per visitare le spiagge dello sbarco di Normandia, il cimitero Americano e quello Tedesco. Prendetevi una giornate intera per questa visita sarà un momento intenso che non scorderete e che vi farà a lungo riflettere. Mont Saint Michel è la famosa trappola per turisti, quindi visitatelo al mattino presto quando c’è poca gente e sfruttate la quiete per godere della visita alla cattedrale in tranquillità. Come per molte cose è più affascinante visto da una certa distanza, vi suggerisco una passeggiata a  cavallo o l’attraversata a piedi della laguna per apprezzarlo meglio.
Se siete appassionati di ostriche la Bretagna è per definizione il miglior posto al mondo dove mangiarle, e se c’è un posto speciale questo è Cancale.
La tradizione vuole che si mangino le ostriche sul muretto del porto appena pescate e che si butti ai gabbiani la conchiglia, con il risultato di una montagna di ostriche vuote. Giusto per darvi un’idea 12 ostriche di taglia media costano 4/5€. A Cancale trovate anche il museo dell’ostrica, una chicca per appassionati.
Tra Cancale e Saint Malo ci sono delle spiagge sabbiose meravigliose, peccato per la temperatura dell’acqua. Saint Malo ha un fascino tutto suo che rimanda all’epoca dei bucanieri, se riuscite alloggiate all’interno delle mura, passeggiate sulle fortificazioni e osservate le variazioni della marea. Un bistrot molto da francesi è il Café de l’Ouest ed è il fulcro della vita mondana del paese.

Da Saint Malo in poi comincia la Bretagna più vera, quella che vi immaginate con mille fari  battuti dalle mareggiate e dai venti, Cap Fréhel con il suo faro, ne è un ottimo esempio e la passeggiata sulla scogliera fino a Fort la Latte è decisamente ventosa ma altrettanto splendida. Poi  si incontrano Perros-Guirec con le sue coste di granito rosa, i fari più famosi, il Castello Costa Eres e la più grande colonia di uccelli marini di Francia.
Roscoff è deliziosa ed è l’ideale per spezzare il viaggio per andare a Pointe St-Mathieu, il luogo che ho amato di più di questo viaggio, la punta più remota di tutta la Francia, con il faro che sorge affianco alle rovine di un’antica cattedrale e un minuscolo insediamento dove si può dormire e mangiare ottimi crostacei. Dalla vicina le Conquet si può andare alla scoperta delle isole vicine, si affitta una bici appena scesi dal traghetto e in una giornata si riesce a veder quasi tutto. Ouessant è l’isola che ho scelto per molte ragioni: è una destinazione tra le più importanti per il birdwatching, era un covo di pirati e c’è un museo sui fari imperdibile. Le pendenze in bici non sono proibitive ma il vento non scherza, quindi se ci andate prendete una bici elettrica e copritevi bene anche d’estate.
Arrivati a questo punto andando verso Sud comincia la Bretagna più turistica, ma le mie vacanze sono quasi terminate e per rientrare con calma su Parigi servono due giorni le tappe ideali per spezzare il viaggio sono Locronan, votato tra i borghi più belli di Francia, Rennes, città universitaria con le sue case a traliccio, Les Mans con il museo della leggendaria 24h di Les Mans, il palazzo di Fontainbleu  e infine Dinseyland Paris, giusto per non farsi prendere dalla tristezza del rientro.

Questo viaggio e in particolare questo itinerario sono certa che vi rimarranno impressi nella memoria. Ho visto talmente tante cose belle che a distanza di tempo le sto ancora metabolizzando.
L’unica pecca della Normandia e la Bretagna sono gli orari rigidi per pranzo e cena, il pranzo è attorno alle 12,30 e la cena alle 20,00 questo vale in particolare per le aree poco turistiche, lo faccio presente perché più di una volta abbiamo rischiato di finire a stomaco vuoto e considerato che il sole tramonta alle 23, è facile fare confusione.
Per quel che riguarda alberghi e bed & breakfast potete organizzare tranquillamente tutto dal pc o cellulare. In genere nei viaggi in auto prenoto le prime tappe e poi poco alla volta il resto per non rimanere imbrigliata in programmi troppo rigidi.

2018-09-12T17:21:42+00:00